Rapporto biennale Pari Opportunità: nuovi chiarimenti dal Ministero

Rapporto biennale Pari Opportunità: nuovi chiarimenti dal Ministero

Ministero del Lavoro: modalità di computo e invio del rapporto biennale sulle pari opportunità in azienda, da presentare entro il 20 settembre 2024.

In vista della scadenza del 20 settembre 2024, il Ministero del Lavoro ha fornito nuovi chiarimenti sulla compilazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile (ai fini delle pari opportunità), obbligatorio per aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti.

Il termine, lo ricordiamo, rappresenta una deroga all’ordinaria scadenza del 30 aprile, prevista per il biennio 2022-2023.

Rapporto sulla situazione del personale

Il rapporto biennale (previsto dall’articolo 46 del decreto legislativo n. 198/2006) deve essere compilato ogni due anni, riportando informazioni dettagliate sullo stato delle assunzioni, la formazione, la promozione professionale, i livelli, i passaggi di categoria o qualifica, la mobilità, l’intervento della Cassa Integrazione Guadagni (CIG), i licenziamenti, i pensionamenti e i trattamenti retributivi del personale.

Tutti i dati devono essere suddivisi per genere, evidenziando la quota relativa al personale femminile.

Criteri di computo della forza lavoro

Uno dei punti più importanti chiariti dal Ministero del Lavoro riguarda i criteri per il computo della forza aziendale minima di 50 lavoratori al 31 dicembre 2023, che determina l’obbligo di presentazione del rapporto.

In particolare, il Ministero ha precisato che:

  • i lavoratori intermittenti devono essere considerati indipendentemente dall’orario di lavoro svolto;
  • i dipendenti trasferiti nel 2023 in caso di operazioni societarie, devono essere considerati come nuovi assunti dalla società incorporante, la quale deve indicare nelle note del prospetto la ragione sociale e il codice fiscale dell’incorporata estinta;
  • i tirocinanti e lavoratori in somministrazione sono esclusi dal computo.

Inclusione dei dipendenti in CIG

Il Ministero del Lavoro ha chiarito che, per quanto riguarda i dipendenti in CIG, devono essere inclusi nel rapporto tutti coloro che nel corso del 2023 hanno fruito di almeno un giorno di cassa integrazione. Questo, per garantire un quadro completo della situazione aziendale in termini di mobilità e trattamento retributivo.

Dati retributivi

Per quanto riguarda i dati retributivi, il Ministero ha specificato che le somme da indicare nel rapporto, comprese le competenze accessorie, devono essere quelle imponibili a livello fiscale e previdenziale. Questo adeguamento è in linea con le precedenti indicazioni già applicate ai benefit aziendali.

Modalità di trasmissione

Una volta redatto il rapporto, esso deve essere salvato nel sistema per la trasmissione telematica, tramite applicativo online nella sezione Servizi del Ministero del Lavoro (servizi.lavoro.gov.it). Si utilizza l’apposito modello telematico precompilato e, se necessario, possono anche usare la funzionalità di upload di file in .xls.

Il datore di lavoro deve poi inviare copia del rapporto, insieme alla ricevuta di trasmissione, anche alle rappresentanze sindacali aziendali. Il tutto, sempre entro il termine fissato per il 20 settembre 2024.

Le aziende con meno di 50 dipendenti possono redigere il rapporto su base volontaria, contribuendo comunque a un impegno collettivo verso la parità di genere.

 

Fonte: PMI.it