Bonus ZES Sud: online modello di comunicazione integrativa

Bonus ZES Sud: online modello di comunicazione integrativa

Online il modello di comunicazione integrativa per investimenti nella ZES unica Sud: scadenza 2 dicembre 2024 per non perdere il credito d’imposta.

Il Ministero dell’Economia, tramite l’Agenzia delle Entrate, ha reso disponibile il nuovo modello di comunicazione integrativa per i progetti di investimento realizzati nella ZES unica del Mezzogiorno entro il termine del 15 novembre 2024.

L’invio della comunicazione è previsto dal 18 novembre al 2 dicembre 2024, esclusivamente in via telematica. Si tratta di un passaggio essenziale per l’accesso al credito d’imposta spettante, a pena di decadenza dall’agevolazione.

Approfondiamo di seguito i dettagli della procedura, le caratteristiche del modello e le implicazioni per le imprese.

Comunicazione integrativa Bonus ZES: scadenze di invio

L’Agenzia delle Entrate ha introdotto il modello di comunicazione integrativa per le imprese che operano nelle ZES e che hanno completato gli investimenti agevolabili entro il 15 novembre 2024. La presentazione della comunicazioneintegrativa è obbligatoria per confermare l’avvenuta realizzazione degli investimenti previsti e già comunicati con la prima comunicazione (quella tramite cui si richiede il bonus), al fine di garantire l’accesso al credito d’imposta confermando di averne i requisiti.

Per il nuovo adempimenti, le regole da tenere a mente sono dunque le seguenti:

  • periodo di invio dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024;
  • modalità di invio esclusivamente telematica, tramite il software dedicato “Zes unica integrativa“, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it)

Il mancato rispetto di queste scadenze comporterà la decadenza dal beneficio del credito d’imposta, pertanto, è fondamentale che le imprese interessate rispettino il calendario previsto.

Come si compila il modello integrativo

Il modello di comunicazione integrativa (disponibile a questo link con le istruzioni di compilazione) a è strutturato in diversi quadri che permettono di inserire informazioni dettagliate sull’investimento e sulle agevolazioni richieste. La comunicazione è composta dai seguenti elementi:

  • Frontespizio
  • Quadro A: Dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta richiesto
  • Quadro B: Informazioni sulla struttura produttiva dell’impresa
  • Quadro C: Elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia
  • Quadro D: Dettaglio di altre agevolazioni richieste o concesse (inclusi aiuti de minimis)
  • Quadro E: Estremi delle fatture elettroniche ricevute e certificazione degli investimenti

Successivamente alla trasmissione telematica, l’Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta entro cinque giorni, che attesterà l’avvenuta presa in carico della comunicazione o, in caso di errore, lo scarto con relative motivazioni.

Condizioni di utilizzo del credito d’imposta ZES

Il credito d’imposta maturato a seguito della comunicazione integrativa sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, da inviare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Gli operatori economici potranno usufruire del credito una volta ricevuta una seconda ricevuta, che attesterà l’avvenuta autorizzazione all’utilizzo.

Le condizioni principali da rispettare sono le seguenti:

  • il credito è utilizzabile solo dopo la pubblicazione del provvedimento ufficiale dell’Agenzia, con decorrenza dal giorno lavorativo successivo;
  • se l’importo del credito utilizzato supera il limite disponibile, il modello F24 verrà scartato, con comunicazione diretta al soggetto interessato.

Controlli antimafia

Un aspetto fondamentale della procedura è la verifica dei soggetti sottoposti ai controlli antimafia, indicati nel Quadro C del modello. Qualora le comunicazioni integrative risultino incomplete riguardo a tali controlli, sarà possibile rettificare i dati entro 60 giorni dal rilascio della ricevuta relativa alla comunicazione antimafia.

Ulteriori dettagli nel provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate datato 9 settembre 2024.

 

Fonte: PMI.it