ZES UNICA: 500 milioni dal PNRR per rivoluzionare la mobilità in Abruzzo
Accellerare i progetti infrastrutturali per rispettare le scadenze del 2026 e sostenere le imprese locali
VASTO – Questa mattina, nella sede di AssoVasto, si è tenuto un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, e il consiglio direttivo dell’associazione. Al centro del dibattito, le opere infrastrutturali finanziate dal PNRR e gestite dalla Zona Economica Speciale (ZES) Unica. Presenti Alessandro Grassi, presidente di AssoVasto, Giuseppe La Rana, direttore di AssoVasto, Licia Fioravante, vicesindaco di Vasto, e Stefano Cianciotta, responsabile della cabina di regia della Regione Abruzzo.
La Regione dispone di 500 milioni di euro del PNRR per migliorare la mobilità intermodale. Progetti come l’ampliamento della banchina di levante al porto di Vasto e la costruzione di un binario ferroviario diretto sono considerati vitali. Tuttavia, il passaggio burocratico dalla ZES territoriale a quella centrale ha sollevato preoccupazioni sulla tempistica di realizzazione. L’assessore Magnacca ha sottolineato la necessità di accelerare i lavori per rispettare le scadenze del PNRR entro il 2026.
Per facilitare il processo, la regione Abruzzo si propone come supporto tecnico per le aziende e la gestione delle autorizzazioni. Stefano Cianciotta, delegato per l’Abruzzo della ZES Unica, ha discusso una possibile convenzione con il coordinatore della ZES Unica, Antonio Caponnetto, per gestire le sei opere strategiche. Questo accordo mira a superare le difficoltà amministrative e tecniche attuali, soprattutto alla luce del personale insufficiente della struttura centrale.
“>Le opere previste non solo miglioreranno la mobilità sostenibile, ma rafforzeranno anche la competitività economica regionale. Il progetto della banchina di levante e il collegamento ferroviario al porto di Vasto sono fondamentali per il trasporto merci, riducendo tempi e costi logistici per le imprese locali.
Nel video, le dichiarazioni di Alessandro Grassi e di Stefano Cianciotta.
Fonte: zonalocale
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