Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego: dal 15 ottobre partono i nuovi incentivi

Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego: dal 15 ottobre partono i nuovi incentivi

Nuovi incentivi Autoimpiego e Resto al Sud 2.0 al via: contributi fino a 50mila euro per under 35 per avvio di imprese e attività autonome.

Conto alla rovescia per i nuovi incentivi Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro Nord, previsti dal Decreto Coesione (DL 60/2024, convertito con la Legge 95/2024).

A mezzanotte del 14 ottobre si chiude lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sulla precedente edizione della misura (DL 91/2017) e dalle ore 12:00 del 15 ottobre  apre quello per i progetti di autoimpiego e autoimprenditorialità del DL 60/2024.

Avvio impresa: i nuovi incentivi ACN e RSUD

L’obiettivo delle nuove misure è quello di sostenere l’avvio di nuove attività autonome e d’impresa, con un’attenzione particolare ai giovani in cerca di occupazione. Il Decreto Coesione ha infatti istituito un doppio incentivo a cui possono accedere sia gli under 35 inoccupati, inattivi o disoccupati (inclusi i beneficiari del programma GOL e coloro che vivono condizioni di marginalità o vulnerabilità sociale) sia le nuove attività al Sud. Nello specifico, il decreto ha istituito due distinti percorsi di sostegno:

 

  • ACN – Autoimpiego Centro-Nord, rivolto a iniziative con sede nelle regioni settentrionali e centrali;
  • RSUD – Resto al Sud 2.0, destinato alle imprese e attività avviate nelle regioni del Mezzogiorno.

Contributi e spese ammissibili

Il contributo è concesso sotto forma di voucher a fondo perduto fino al 100% dell’investimento:

  • fino a 30.000 euro per il Centro-Nord, elevabili a 40.000 euro per progetti innovativi, digitali o sostenibili;
  • fino a 40.000 euro per il Sud, elevabili a 50.000 euro con le stesse finalità.

I percettori di NASpI potranno chiederne l’erogazione in un’unica soluzione e cumularla con il contributo, creando così un capitale iniziale per l’avvio dell’attività. Più nello specifico:

  • i contributi di Resto al Sud 2.0 sono destinati a progetti con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Oltre ai voucher, sono previsti contributi fino al 75% per programmi di investimento fino a 120.000 euro e fino al 70% per investimenti compresi tra 120.000 e 200.000 euro;
  • per l’incentivo Autoimpiego Centro-Nord, il limite dei voucher è fissato a 30.000 euro (40.000 per progetti innovativi o sostenibili), con le stesse possibilità di contributi a fondo perduto per programmi di investimento più strutturati.

Le attività ammissibili comprendono lavoro autonomo a partita IVA, imprese individuali, società di persone, srl, cooperative e studi professionali. Non sono invece ammesse riaperture di attività cessate nei sei mesi precedenti con lo stesso codice Ateco.

NB: le iniziative ammissibili devono risultare avviate nei 30 giorni precedenti la domanda.

Sono esclusi costi come consulenze legali o fiscali, materie prime, personale e locazioni, mentre sono ammesse spese per consulenze tecniche di enti del terzo settore, nel limite del 30% del programma di investimento. Le spese devono essere sostenute entro 16 mesi (prorogabili a 20).

Tutoring e supporto

Ciascun progetto ammesso beneficia di 5.000 euro in servizi di tutoring, finalizzati a garantire la corretta fruizione delle agevolazioni e lo sviluppo delle competenze gestionali. La procedura di presentazione delle domande è a sportello e potrà essere attivata da persone fisiche e soggetti giuridici.

La gestione degli incentivi è affidata a Invitalia, che cura domande, istruttorie, concessione ed erogazione dei contributi, oltre ai servizi di tutoraggio con specifico riferimento alle misure Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord.

L’Ente Nazionale per il Microcredito garantirà formazione e accompagnamento, mentre Sviluppo Lavoro Italia coordinerà le attività di promozione e raccordo con i centri per l’impiego e le Camere di commercio.

 

Fonte: PMI.it